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Google Adsense, un errore costa 10 milioni di dollari

La leggerezza di uno stagista ha danneggiato l’azienda

7 Dicembre 2018 di Alessandro Nicotra Lascia un commento

È successo il 4 dicembre ed è durato solo 45 minuti. Ma tanto è bastato per generare una perdita, milionaria per Google AdSense. Il sistema di distribuzione di pubblicità nei siti web di tutto il mondo fa numeri da capogiro per questo un piccolo errore è costato così caro.

Uno stagista di AdSense ha fatto un errore grave

Alle 19 (orario della California) uno stagista stava lavorando allo sviluppo di una nuova funzionalità. Purtroppo per lui stava lavorando in modalità reale e non in modalità “sandbox”, quella utilizzata per fare tutte le prove ed i test.

Una mossa sbagliata ed è partito un ordine per mostrare sulla rete display di AdSense un rettangolo giallo invece delle solite pubblicità.

Però, per gli accordi che Google ha con i suoi partner AdSense, anche quel rettangolo giallo si deve pagare e così nel giro di tre quarti d’ora Google ha bruciato 10 milioni di dollari.

A rincarare la dose ci si è messo anche il fatto che l’acquisto involontario è stato fatto ad un prezzo di molto superiore alla media dei prezzi a cui si vendono gli spazi sulla rete display. Per gli addetti ai lavori con un RPM di 25 dollari (la media fatta trapelare da Google è in un range che va da 2 a 4 dollari).

Le zone in cui l’ormai famoso rettangolo giallo è stato visto sono sono l’America e l’Australia.

L’incidente è stato confermato da Google che però non ha dato dettagli sull’ammontare del danno. Ci ha pensato il Financial Times a fare la stima dei danni.

Dal suo canto Google ha dichiarato che onorerà gli impegni presi pagando ai siti ed alle app che hanno mostrato la finta pubblicità, quanto dovuto.

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Google AdSense: RPM di 2 dollari, c’è da crederci?

Io sono sempre molto scettico quando ricevo notizie di questo tipo, le riporto per dovere di cronaca ma poi faccio delle mie considerazioni.

Mettiamo il caso che sia una notizia montata ad arte, chi ci guadagnerebbe? Google, ovviamente! E il dubbio me lo ha fatto venire un dato che è stato fatto trapelare.

Quello che non torna è l’RPM medio. Questo sito usa Google AdSense ed ha un RPM superiore a quello fatto trapelare da Google. Ho fatto qualche ricerca e normalmente l’RPM medio è più alto anche per la maggioranza dei siti. Ovviamente non si arriva mai ai 25 dollari spesi in questo incidente ma i siti migliori toccano un RPM di 10/12€.

Volendo pensar male si potrebbe credere che il messaggio che Google vuol far passare è che l’RPM medio va da 2 a 4 dollari.

Chi ha un RPM più alto, quindi, non dovrà stupirsi in futuro se vedrà un calo dei rendimenti. Che sia una mossa per aumentare la marginalità, peraltro mai dichiarata, di Google AdSense sulla rete display?

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 7 Dicembre 2018 e modificato l'ultima volta il 29 Novembre 2020
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Alessandro Nicotra

Scrivo articoli e guide per aiutare le persone a superare gli ostacoli che sorgono nell’uso di tecnologie digitali, nuovi media, social network.

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