Dopo anni di cali ininterrotti ricominciano a crescere le vendite dei Personal Computer. È dal 2012 che il mercato mondiale ha registrato una serie di cali e la tendenza sembrava inarrestabile. Secondo Canalys, la più importante azienda di analisi di mercato mondiale del settore della tecnologia, nel 2019 ci sarà l’inversione di tendenza. Questa notizia, di per sé di poche righe, dà però lo spunto ad alcune riflessioni non da poco. Se ne hai voglia leggile perché potranno esserti utili.
Indice
La storia delle vendite dei Personal Computer
Quello dei Personal Computer è stato un mercato molto florido. Negli anni ’80 i primi PC cominciarono ad entrare nelle nostre case, all’inizio ci furono lo ZX Spectrum, il VIC-20 ed il top di gamma: il Commodore 64. Il successo di questi home computer è stato planetario, magari proprio perchè in realtà si trattava di videogames programmabili più che di veri e proprio PC. Le funzioni classiche dei Personal Computer sono arrivate dopo.
In ogni caso questi antichi progenitori degli attuali PC hanno fatto breccia. Da allora le vendite hanno conosciuto una crescita esponenziale, che per venti anni ha alimentato un industria fatta di marchi che oggi sono veri e propri colossi.
Durante questa crescita abbiamo visto nascere e morire tante aziende, gran parte delle quali americane, ma anche italiane. IBM e Apple (si proprio quella degli iPhone) con fortune altalenanti hanno scritto la storia di questo mercato. In Italia la Olivetti produceva computer in grado di reggere la concorrenza dei colossi americani. I produttori di microprocessori hanno alimentato la crescita. Intel e AMD sono stati i motori di una crescita tecnologica costante e che dura tuttora. Il tutto trainato dall’esplosione di internet, fruibile fino a dieci anni fa, praticamente solo da PC.
PC versus smartphone
Il Personal Computer, nella sua versione desktop come in quella portatile, è stato l’oggetto del desiderio delle famiglie del mondo occidentale, fino all’avvento degli smartphone. Da quando l’accesso a internet è stato reso possibile con dispositivi di dimensioni ridotte e sopratutto, da tenere sempre con sé, lo scenario è cambiato completamente. Il Personal Computer ha via via ceduto allo smartphone il suo ruolo di oggetto del desiderio e le vendite sono crollate.
Va detto che in termini di produttività non ci sono paragoni, i risultati raggiungibili con un PC, in termini di quantità, qualità e di esperienza utente sono impossibili per uno smartphone. Tuttavia se fino a due/tre anni fa il PC e lo smartphone avevano funzioni sovrapponibili, 0ggi non è più così. Se prima (telefonate ed SMS a parte) con il PC e con lo smartphone potevi fare, più o meno, le stesse cose, adesso no. Lo smartphone ha intrapreso una strada divergente da quella dei Personal Computer.
Il Personal Computer continua ad essere superiore nel settore office come in quello del gaming e sembra proprio che, in questo senso, i due dispositivi abbiano intrapreso percorsi differenti. Il mondo office, comunque mai davvero in crisi, è stato rivitalizzato dall’avvento del cloud e con esso del lavoro condiviso. I grandi gamer di Twitch snobbano le console giochi e utilizzano sopratutto Personal Computer super-potenti. Lo smartphone quindi, è molto più assistente personale e strumento social, il PC invece, molto più macchina da ufficio o, grazie alla potenza di calcolo superiore, evoluto videogame.
Da Personal Computer a personal smartphone
Il personal computer non è più personal, questo titolo oramai è passato allo smartphone che come assistente personale è un vero fenomeno. Rubrica, agenda, mappe, posta elettronica, messaggeria istantanea, notifiche, previsioni del tempo, news, intrattenimento, fotocamera, torcia all’occorrenza. Lo smartphone è ormai davvero il nostro insostituibile assistente personale.
Tornando allo spunto di questo articolo, nonostante tutto il PC ricomincia a crescere. Anche se dello zero virgola e anche se trainato da mercati emergenti, nella fattispecie nella area Asia-Pacifico. La vera notizia è che il Personal Computer non è morto e che ha ancora qualcosa da dire nel panorama futuro della tecnologia.
Scrivo articoli e guide per aiutare le persone a superare gli ostacoli che sorgono nell’uso di tecnologie digitali, nuovi media, social network.
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