Un capitolo particolare nella storia della telefonia cellulare lo sta scrivendo Fairphone. Una storia che nasce in Olanda, ad Amsterdam, a due passi dalla centralissima Damstraat. Forse non lo sai ma Fairphone è tutto quello che non sono le multinazionali dell’elettronica nel campo della telefonia. Ed è proprio per quello che è (e per quello che non è) che Fairphone sta scrivendo una storia diversa.
Cosa è Fairphone? Togliamoci qualche curiosità
Già dal nome questo progetto chiarisce la sua vocazione, la parola inglese Fair significa equo. Fairphone infatti è un progetto che ha alle spalle una fondazione ed una società che condividono i valori dell’etica e del commercio equo e solidale. Lo scopo di questo progetto è quello di immettere sul mercato uno smartphone con requisiti che rispettino i valori che l’azienda e la fondazione promuovono.
Per questo progetto, l’azienda produttrice si impegna a
- non utilizzare materie prima provenienti da miniere controllate da signori della guerra
- non produrre in fabbriche che non rispettino i diritti dei lavoratori
- favorire il riuso dello smartphone e dei suoi componenti
- rendere possibile a tutti la riparazione del telefono
- utilizzare hardware e software open source
Quello che non è Fairphone
Le condizioni di lavoro nelle fabbriche di smartphone
Non tutti sono al corrente del fatto che i principali produttori di smartphone mondiali, in ordine di quote di mercato possedute:
- Samsung
- Apple
- Huawei
sono accusati di produrre in fabbriche dove le condizioni di lavoro sono disumane e di utilizzare materie prime provenienti da giacimenti in mano a belligeranti senza scrupoli.
Apple
L’americanissima Apple produce i suoi dispositivi elettronici tramite la Taiwanese Foxconn. La Foxconn è il principale produttore mondiale di elettronica, produce fra l’altro:
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