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Regole SEO – Tecniche per la scrittura degli articoli del blog

25 Novembre 2017 di Alessandro Nicotra 13 commenti

Sono anni che scrivo articoli. Sono un appassionato di SEO. In tutto questo tempo ho cercato di ricavare dai risultati, delle regole da seguire per scrivere gli articoli del blog.  Regole, in questo caso di SEO On Site, che servono a rendere la comunicazione efficace, gradevole e che, allo stesso tempo, possano aiutare a creare testi  graditi ai motori di ricerca.

Questo mio lavoro di ricerca mi ha portato a stabilire delle regole tecniche. Regole che possono sembrare strane e condizionanti per la stesura dei testi, che però sono testate e che hanno lo scopo di favorire la leggibilità da parte degli utenti e dei motori di ricerca. Alcune di queste regole ti potranno sembrare scontate, altre inutili, altre difficili da applicare. Cerca di leggere questo articolo libero da preconcetti e se puoi fai tue quante più regole SEO possibili.

In questo articolo non parlerò in maniera dettagliata della leggibilità dei testi perché è un argomento che ho già trattato in un altro post.

Essendo WordPress il sistema più diffuso per la pubblicazione di un blog cercherò di dare anche dei consigli specifici relativi a questo CMS.

Indice

  • Regole sulla struttura generale
    • Regole SEO per i titoli
    • Regole SEO per le sezioni e i paragrafi
  • Regole SEO sulle lunghezze
    • Le interruzioni delle frasi
    • La lunghezza degli articoli
  • Le parole chiave
    • Regole SEO per le parole chiave
  • URL e Permalink
  • Le immagini
    • Regole SEO per le immagini
  • Conclusione

Regole sulla struttura generale

Un piccolo preambolo per dirti che sono SEO On Site tutte le attività di ottimizzazione fatte direttamente sul sito da posizionare, leggi questo articolo per approfondire la conoscenza in merito.
Anche se ti può sembrare scontato la struttura generale è importante. L’articolo deve:

  • avere un solo titolo
  • avere diversi sottotitoli
  • essere suddiviso in sezioni
  • essere ulteriormente suddiviso in paragrafi

Regole SEO per i titoli

Il titolo <h1> deve essere unico. I sottotitoli <h2>, <h3>, <h4>, possono essere diversi e possono anche ripetersi.

In WordPress il titolo <h1> è quello che dai all’articolo nel campo relativo al titolo. I titoli da <h2> in poi li puoi scegliere utilizzando il campo delle formattazioni. WordPress non utilizza la H utilizzata nel linguaggio HTML per indicare la gerarchia dei titoli, ma questa è solo una convenzione. L’effetto è lo stesso: un Titolo 2 equivale al tag html <h2>, un Titolo 3 equivale al tag html <h3> e così via.

Regole SEO - titoli wordpress

Regole SEO per le sezioni e i paragrafi

Le sezioni sono quelle che iniziano con un titolo o sottotitolo e che finiscono al titolo o sottotitolo successivo. I paragrafi sono quelli che iniziano dopo un interruzione di riga e che finisco alla interruzione di riga successiva. In HTML utilizzano il tag <p>, in WordPress puoi definire un paragrafo nel campo delle formattazioni.

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Titoli, sezioni e paragrafi sono utilissimi per la comprensione dei testi. I titoli definiscono le sezioni e ne anticipano il contenuto chiarendo al lettore che è terminato un argomento e che ne sta iniziando un altro. I paragrafi servono a creare uno stacco tra discorsi diversi all’interno della stessa sezione. Dal punto di vista estetico un testo con sezioni e paragrafi risulta molto più gradevole di un testo che ne è privo.

Li ricordi quei libroni da studiare pieni di parole e privi una una formattazione decente? Ricordi anche tu che ad ogni pagina voltata ne arrivava un’altra uguale? Quei libroni mal formattati scoraggiavano anche te?

Allora formatta bene i tuoi testi ed i tuoi lettori non saranno scoraggiati nel leggere anche articoli piuttosto lunghi.

Regole SEO sulle lunghezze

Ho appena parlato di articoli lunghi, ti dico allora quali sono le regole SEO che ho ricavato nella mia esperienza circa la lunghezza degli articoli, delle sezioni e dei paragrafi. Alcune regole che avevo ricavato da me le ho ritrovate più o meno uguali in Yoast. Per questo motivo ho deciso di adottare le dimensioni definite da Yoast, quando queste sono molto prossime a quelle che avevo trovate io.

Per chi non lo sapesse Yoast è un plugin per WordPress indispensabile per chi vuole scrivere articoli corretti dal punto di vista della SEO. Ecco le regole.

  • L’articolo deve contenere tra le 900 e le 1500 parole (Yoast si ferma a 300)
  • Ogni paragrafo non deve contenere più di 150 parole
  • Ogni sezione deve essere composta al massimo da 300 parole
  • La maggior parte delle frasi deve essere breve (massimo 20 parole)

Le interruzioni delle frasi

Una frase termina con un’interruzione. Sono considerate interruzioni di frase

  • il punto, il punto interrogativo e quello esclamativo
  • gli elenchi puntati
  • le interruzioni di paragrafo
  • la fine di una sezione e l’inizio di un’altra con un titolo o un sottotitolo

La lunghezza degli articoli

Sulla lunghezza degli articoli ci sono cose importanti che devi sapere. Yoast fissa a 300 parole la lunghezza minima per un articolo. Io penso siano troppo poche. Utilizzo un range di grandezza che va da 3 a 5 volte quello proposto da Yoast. Questo perché sono dell’idea che quando si affronta un argomento c’è bisogno di addentrarsi nei dettagli importanti e in 300 parole non si riesce a dire un granché.

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Più in generale per non essere troppo condizionati del numero di parole totali ti dico di scrivere finché non sei sicuro di aver detto tutto quello che c’era da dire circa l’argomento del tuo articolo.

Le lunghezze di sezioni e paragrafi servono a dare ai testi ordine ed a renderli più leggibili.

La lunghezza delle frasi incide sulla chiarezza delle stesse. Un frase lunga è più difficile da capire rispetto ad una frese breve. Se puoi spezza le frasi lunghe in più frasi brevi e maggiormente comprensibili

Le parole chiave

Ti consiglio avere ben chiara la parola chiave o la frase chiave che vuoi evidenziare (quella/e per cui l’articolo sarà rintracciabile sui motori di ricerca) prima di iniziare a scrivere un articolo. A volte ti può succedere di capire mentre scrivi che un’altra parola chiave può essere più interessante. In quel caso cambiala pure. Ma non scrivere mai un intero articolo senza sapere qual è la parola chiave di quel testo! La parola chiave va integrata nel testo e non piazzata dopo come il formaggio su un piatto di pasta.

La differenza tra una parola chiave ed una frase chiave è chiara a tutti ma comunque ti faccio un esempio:

  • Televisore è una parola chiave
  • Televisore 40 pollici è una frase chiave

Regole SEO per le parole chiave

  • Il titolo deve iniziare con la parola o con la frase chiave
  • Almeno due sottotitoli devono contenere la parola o la frase chiave
  • La parola o la frase deve essere presente un certo numero di volte nel testo (densità)
  • La densità deve essere tra lo 0. 5% ed il 2.5% del testo totale
  • La parola o la frase deve essere presente ed evidenziate in grassetto nel primo paragrafo
  • Le parole più importanti per la comprensione dei concetti vanno evidenziate in grassetto

URL e Permalink

Devi  personalizzare la URL della pagina (per WordPress il permalink) inserendo una o più parole chiave e, se possibile, altre parole pertinenti. Google, nella attribuzione del posizionamento, verifica se le parole chiave sono presenti anche nell’URL della pagina.

Le regole SEO  sconsigliano di utilizzare URL che abbiano una sola parola dopo lo slash, ad esempio https://www.tudigitale.it/internet. Di solito queste URL sono riservate alle categorie. Utilizza URL più complesse. Inserisci nella URL tutte le parole rilevanti del post. Tre, quattro parole sono la lunghezza giusta. Per chi usa Yoast un permalink troppo complesso sarà segnalato come errore.

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Le immagini

regole SEO immagini

Ogni articolo deve contenere alcune immagini.  Per la lunghezza degli articoli che scrivo io di solito metto tre o quattro immagini. Una utilizzata come immagine in evidenza e altre due nel corpo dell’articolo.

Le immagini vanno ridimensionate prima di essere caricate su qualsiasi sito web, questo vale anche per WordPress. La ratio è quella di non appesantire l’articolo rendendo lento il caricamento ed aumentando di conseguenza la percentuale di rimbalzo (bounce rate). Le immagini devono essere in formato jpeg con risoluzione orizzontale massima uguale alla larghezza in pixel dell’area dedicata al contenuto.

Se hai una content area di larghezza massima di 800px utilizza foto con risoluzione orizzontale massima di 800px. In questo modo il browser non dovrà ridimensionare le immagini e non appesantirai di Kb inutili la tua pagina.

La risoluzione verticale è meno rigorosa ma ovviamente è bene inserire immagini che abbiano un aspect ratio compreso tre 4:3 e 16:9.

In caso si utilizzino immagini verticali (portrait) queste non devono superare la risoluzione orizzontale di 300px. È il caso di allinearle lateralmente con il testo distribuito intorno. In WordPress utilizza i pulsanti “Allinea a sinistra” ed “Allinea a destra”

Regole SEO per le immagini

Le immagini caricate devono essere completate con i tag title e alt contenenti la parola chiave o il gruppo di parole chiave. In WordPress inserisci le parole chiave usate nell’articolo anche nei campi Titolo e Testo alternativo.

I tag title e alt (in WP Titolo e Testo alternativo) comunicano ai motori di ricerca di immagini qual è il contenuto dell’immagine stessa, compilarli in maniera appropriata aiuterà a convogliare traffico verso il tuo articolo.

Conclusione

Scrivere un articolo per un blog è si un esercizio letterario, ma non puoi ignorare delle regole tecniche che aiuteranno il tuo post a guadagnare posizioni sui motori di ricerca. Ignorarlo non è un atto rivoluzionario come molti dicono: è  un suicidio.

Grazie per aver letto il mio articolo Regole SEO – Tecniche per la stesura degli articoli del blog.

Un articolo di Alessandro Nicotra pubblicato il 25 Novembre 2017 e modificato l'ultima volta il 25 Novembre 2017
Alessandro Nicotra
Alessandro Nicotra

Scrivo articoli e guide per aiutare le persone a superare gli ostacoli che sorgono nell’uso di tecnologie digitali, nuovi media, social network.

Archiviato in:SEO, WordPress Contrassegnato con: SEO, Wordpress

Interazioni del lettore

Commenti

  1. gaetano dice

    25 Maggio 2018 alle 14:36

    Devo dire che questo articolo mi ha chiarito parecchi dubbi che avevo sull’argomento. Grazie per aver messo a disposizione di tutti le tue conoscenze e la tua esperienza nel campo.

    Rispondi
  2. Giuseppe dice

    31 Luglio 2018 alle 20:23

    Grazie mille per le info riguardo la SEO delle immagini

    Rispondi
    • Alessandro Nicotra dice

      31 Luglio 2018 alle 21:15

      Grazie a te Giuseppe

      Rispondi
  3. paola dice

    7 Settembre 2018 alle 10:23

    1) Regole sulla struttura generale
    1.1 Regole SEO per i titoli
    1.2 Regole SEO per le sezioni e i paragrafi
    Buongiorno, articolo fantastico mi sta aiutando molto … per favore un chiarimento … nel tuo esempio che ho riportato solo la scritta al punto 1) è considerata ” sottotitolo ” ? Perché stavo cercando di capire la tua osservazione più in basso nel testo del tuo articolo che riporto ” Almeno due sottotitoli devono contenere la parola chiave “, e verificando sul tuo indice articolo non trovo corrispondenza ?
    Grazie!!
    Paola

    Rispondi
    • Alessandro Nicotra dice

      7 Settembre 2018 alle 10:52

      Ciao Paola, grazie per il complimento.. c’è poco da fare i complimenti sono sempre graditi 🙂 Provo a chiarire: tutti quelli formattati come titolo 2, 3, 4, 5 ,6 sono sottotitoli. Nell’esempio che hai riportato lo sono il punto 1 (è un titolo 2) e lo sono anche i punti 1.1 e 1.2 gerarchicamente sottostanti (sono titoli 3). Quando poi ho parlato delle parole chiave ho suggerito che almeno due sottotitoli, di qualsiasi livello (escluso il T1), contengano la parola o il gruppo di parole chiave. Ad esempio per questo articolo il gruppo di parole chiave scelto è “regole SEO”, lo ritroverai più volte nei paragrafi e anche nei titoli.

      Rispondi
  4. paola dice

    7 Settembre 2018 alle 20:41

    GRAZIE !!! Ho capito… anzi ho capito meglio … Io ero convinta che i titoli dal 2 al 6 si usassero via via per indicare i vari sottotitoli … ma essendo numerati solo fino al 6 se ne avessi avuto 10 come li abbinavo ??? In realtà dalla tua spiegazione capisco che i titoli ( sempre da 2 al 6 ) vanno usati come “livelli di organizzazione”.
    Grazie al tuo aiuto ho iniziato a modificare i miei articoli così da eliminare subito le cattive valutazioni sulla leggibilità… però inserendo 8 sottotitoli ad ognuno ho dato prima un titolo progressivo da 2 a 6 e avendone 8 un paio gli ultimi due li ho abbinati al titolo 2 e 3 … niente di più sbagliato e inutile …
    Come dici tu i titoli servono per creare delle gerarchie …. e in un articolo web difficile usare fino alla gerarchia 6 … direi 2 e 3 …al massimo.
    Insomma invece avrei dovuto abbinare ad ogni sottotitolo sempre il titolo 2 ( non ho previsto ulteriori gerarchie ).
    E’ tutto giusto ? Ho capito bene ???
    Se è si …. è solo perché finalmente ho trovato Te che parli chiaro … ho letto tanti post senza venirne a capo …
    Ora ti chiedo solo un’altri due chiarimenti … se puoi …
    – ho letto che quando si va a modificare un articolo già pubblicato per fare in modo che google o comunque i motori di ricerca lo trovino prima rispetto ai loro tempi di scandaglio … sarebbe meglio fare un’operazione di ” ri-indicizzazione ” ( non ricordo i dettagli tecnici … ) , è vero ? lo consigli anche tu ???
    – mi piace il format dell’indice che usi per i tuoi articoli …. mi sembra molto pratico per l’utente …. ma come si fa ad inserirlo ?
    – ( mi sono sbagliata sono 3 le cose che ti volevo chiedere ) vero che è meglio non fare tante revisioni o meglio modifiche e ritocchi ad un’articolo già pubblicato ? io no ho fatte tantissime … era meglio se usavo la funzione ” visualizza ” per vedere se andava bene … e solo alla fine pubblicare …..
    Grazie comunque e ancora complimenti per la chiarezza !!!
    Paola

    Rispondi
    • Alessandro Nicotra dice

      8 Settembre 2018 alle 08:27

      Ciao Paola, sono contento del fatto che grazie alle mie guide tu abbia risolto qualche problemino. Per quanto riguarda la prima parte del discorso è tutto giusto e hai capito bene. Veniamo ai chiarimenti:
      1) Sì, io consiglio di chiedere a Google una nuova scansione degli articoli quando questi vengono modificati. Questa operazione si fa nella Search Console (quella vecchia, nella nuova non ho trovato il comando corrispondente) sezione Scansione e poi Visualizza come Google.
      2) Per l’indice degli articoli utilizzo un plugin per WordPress che si chiama “Easy Table of Contents”.
      3) Quando scrivo articoli preferisco non salvare spesso le bozze, questo per non ritrovarmi con tante revisioni che differiscono solo per qualche dettaglio.

      Rispondi
      • paola dice

        8 Settembre 2018 alle 09:56

        Grazie INFINITE !!!! Sei stato un preziosissimo AIUTO !!!
        Continuerò a seguirti …. SEI MOLTO MOLTO CHIARO, ESSENZIALE, PRECISO …
        Grazie
        Paola

        Rispondi
        • Alessandro Nicotra dice

          8 Settembre 2018 alle 10:42

          Grazie a te Paola.

          Rispondi
          • paola dice

            8 Settembre 2018 alle 18:43

            Ciao, scusa se ti chiedo ancora un chiarimento …
            Ho installato “Easy Table of Contents”. Tutto bene, tranne per il fatto che selezionando il sottotitolo del post che si desidera leggere questo poi non si vede perché coperto dalla barra fissa in alto del mio blog ….
            E poi non riesco ad attivare la funzione che l’utente può anche chiudere il menù…
            Non riesco a trovare la soluzione … se tu mi puoi aiutare ?
            Grazie, Paola.

          • Alessandro Nicotra dice

            9 Settembre 2018 alle 10:53

            Allora Paola, devi settare il campo Smooth Scroll Offset. Nella bacheca di WordPress vai in Impostazioni → Table of Contents e poi scorri la pagina fino a trovare il campo che ti ho detto. Aumenta il valore fino a raggiungere un risultato soddisfacente. Fai attenzione che quando sei loggata la barra di WordPress falsa un po’ questa regolazione. Accertati del risultato con un altro browser con il quale non sei loggata o in una finestra di navigazione anonima. Per permettere di chiudere il menu metti la spunta a Toggle View

  5. paola dice

    9 Settembre 2018 alle 14:34

    MI TI CO —- GRAZIE !!!!!!!!!
    RISOLTO
    Paola

    Rispondi
    • Alessandro Nicotra dice

      9 Settembre 2018 alle 15:58

      🙂 prego.

      Rispondi

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