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Commenti

  1. Mauro dice

    Buongiorno,
    una volta verificato il file es. un file pdf tramite Fileprotector o Dike il file viene aperto come “pulito” e quindi stampando o salvandolo perde la firma digitale. C’è un modo per far inserire in automatico la firma una volta verificato?
    La ringrazio in anticipo,
    Mauro

    • Alessandro Nicotra CEO TAU S.r.l. dice

      Ciao Mauro,
      la tua domanda non ha una risposta secca, ti ringrazio di averla posta perché aiuterà a fare un po’ di chiarezza.
      Inizio elencandoti le caratteristiche che contraddistinguono un file firmato:

      • l’autenticità
      • l’integrità
      • la non ripudiabilità

      Vengo alla tua domanda che però pone diversi interrogativi provo ad interpretarli ed a rispondere.
      Della stampa c’è poco da dire: un documento stampato non è digitale e quindi non può essere firmato digitalmente.
      Un altro interrogativo riguarda il salvataggio del contenuto del file firmato.
      Durante il processo di verifica di un file firmato digitalmente il software di firma consente di vederne il contenuto.
      Cosa succede quando chiediamo a questo software di mostrarci il contenuto del file?
      A seconda del tipo di file, il sistema operativo apre il file con il software opportuno per mostrarci il contenuto.
      Se successivamente salviamo questo file, non stiamo salvando il file firmato digitalmente, ma solo il contenuto della busta crittografica (il contenitore che racchiude tutte le informazioni di un file firmato digitalmente).
      La cosa anche ha una sua ratio. Salvare un file firmato, dopo averlo aperto con un programma che ne consentisse le modifiche, farebbe venire meno uno delle caratteristiche di cui parlavo poco fa. L’integrità.
      Termino con la verifica. La sola verifica della firma non inficia il documento informatico e la firma che reca.
      Quindi verificando un file firmato digitalmente questo continua ad essere tale.
      Non c’è alcun bisogno di inserire la firma digitale dopo il processo di verifica.

  2. Elena dice

    mi pare di aver capito che la busta crittografica venga generata solo in 2 casi:
    la firma elettronica avanzata qualificata
    la firma elettronica avanzata qualificata digitale (la firma digitale prediletta per legge)
    non viene generata nel caso della firma elettronica semplice (perchè non c’è nè documento, nè certificato) e nel caso della firma elettronica avanzata (perchè c’è il documento ma non c’è il certificato);
    ciò premesso non si capisce la differenza tra firma elettronica avanzata qualificata e
    firma elettronica avanzata qualificata digitale
    nella firma elettronica avanzata qualificata digitale la busta crittografica viene scambiata in un sistema di chiavi crittografice asimmetriche
    e nella firma elettronica avanzata qualificata ? la busta crittografica che fine fa ?
    quale sistema di chiavi segue ?

    • Alessandro Nicotra dice

      Ciao Elena la tua domanda è complessa, cercherò però di risponderti in maniera semplice, questo a beneficio anche di quelli che leggeranno questi commenti. La busta crittografica, nel senso stretto del termine, esiste solo per la firma digitale, in quanto è l’unica firma che utilizza un sistema di crittografia a chiavi asimmetriche. Diversamente, le firma elettronica avanzata qualificata si può considerare comunque una busta, in quanto il file generato è un contenitore, non può essere però definita una busta crittografica in quanto al suo interno non ci sono chiavi crittografiche.

  3. Elena dice

    Ciao Alessandro, grazie per il chiarimento, ho abbastanza inquadrato, in pratica la firma qualificata rimane a livello di firma avanzata, solo che in più ha il certificato; anche la firma PDF è come la firma avanzata (anche se senza certificato) nel senso che non genera la busta crittografica; ho capito bene ? grazie ancora

    • Alessandro Nicotra dice

      Ciao Elena, se per firma PDF intendi la firma PAdES, questa è a tutti gli effetti una firma digitale e quindi genera una busta crittografica. Le differenze con la firma CAdES sono spiegate in questo stesso articolo.

  4. Elena dice

    Dunque Alessandro il fatto è che l’articolo 21, comma 11 della deliberazione CNIPA 45/2009 dice che le pubbliche amministrazioni devono accettare il formato CAdES mentre possono, a loro discrezione, accettare i formati PAdES e XAdES, quindi il formato PADES o PDF o .pdf non equivale al CADES, o almeno io l’ho intesa così, in effetti il panorama è complesso.

    • Alessandro Nicotra dice

      LA PA in linea di massima chiede di utilizzare la firma CAdES. Le firme CAdES, PAdES e XAdES, per usare le tue parole, “non si equivalgono” pur essendo formati di firma digitale corretti e riconosciuti dal nostro ordinamento. Se esistono diversi formati di firma digitale, è per rispondere a diverse esigenze. In questo articolo ho tracciato le differenze tra la CAdES e la PAdES.

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