Una delle caratteristiche delle nuove case digitali è quella di avere sistemi audio multiroom a controllo centralizzato, che ci consente di ascoltare la nostra musica preferita in qualsiasi ambiente. Fino ad oggi, il modo più diffuso per raggiungere questo obiettivo è stato quello di cablare l’intera casa e avere un piccolo pannello di controllo in ogni stanza.
Questo tipo di impianto però è complesso e costoso e può essere realizzato solo al momento della costruzione della casa. Tuttavia, è ora possibile ottenere lo stesso effetto utilizzando apparecchiature wireless collegate tra loro, senza la necessità di alcun tipo di connessione fisica.
Quello dei sistemi audio multiroom non è una concetto nuovo, anzi è qualcosa che ha più anni dell’home theater. Negli Stati Uniti infatti, è installato regolarmente nelle case dalla fine degli anni ’70. Dall’inizio degli Anni ’80 è considerato come un equipaggiamento di base in qualsiasi alloggio di media qualità.
Per gli americani, questo non è un lusso, ma è qualcosa di comune e ordinario, di uso abituale, che è passato dalle loro case ai loro luoghi di lavoro e da lì si è esteso a tutto il mondo.
I sistemi audio multiroom in Italia
L’Italia è stata un paese tradizionalmente consumatore e utente di sistemi di musica in filodiffusione, negli anni ’80 poi c’è stata l’esplosione delle radio che ha creato una cultura dell’uso e del godimento della musica ovunque.
Nel nostro paese, insieme ai sistemi audio multiroom, si sono affermati anche gli impianti stereo wifi che si collegano direttamente ad internet per lo streaming audio.
La multiroom, anche in Italia, viene applicata nelle case, come nei negozi e nelle aziende. In questi ultimi luoghi è sempre più comune il fatto che ogni ufficio o area dell’edificio, abbia la possibilità di riprodurre il contenuti scelti dai dipendenti. In contrapposizione con le tendenze passate che proponevano un unico contenuto sonoro per tutti gli ambienti.
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